D'altro canto, sono affascinato dalle possibilità che certi strumenti possono dare.
Attenzione, non sto parlando di sequencer, di musica generata ellettronicamente a tavolino, ma di possibilità manuali di emettere e modificare suoni con le nostre manine sante.

Due esempi per cominciare: Roland HPD15 e Zendrum. Il primo dovreste conoscerlo, la prima volta che l'ho provato ho concluso che era "un giocattolo costosissimo", confidando sul fatto che la Roland lo pubblicizza come un pad su cui si possono usare tutte le tecniche di mano e dita tradizionali dei vari strumenti, e così ho provato il manoteo del tumbao, il martillo del bongò, gli aperti/bassi/slap del djembe, rendendomi conto che la tecnica doveva essere ampiamente adattata allo strumento, non usata così come siamo abituati a fare sugli strumenti "veri". Poi ho avuto occasione di averlo in casa un paio di mesi, ed ha cominciato a piacermi, soprattuto per il fatto di avere centinaia di strumenti in una valigietta. Bisogna però lavorarci su, prenderci la mano.
Comunque vi garantisco che la maggior aprte dei suoni sono stupendi, soprattutto i più importanti: conga, bongò, djembe (questo poi è favoloso, incredibile no?). Meno buono il discorso timbales. In ogni caso offre un sacco di opssibilità, bisogna imparare a sfruttarle.