Messaggioda shaddy » gio feb 15, 2007 10:46 am
Premesso che spesso ci sono commenti o considerazioni che non valgono nemmeno l’aria che si dovrebbe spendere per rispondere, credo che il commento che ti hanno scritto, per quanto inutile ed antipatico per certi versi potrebbe, se non altro, servire per qualche spunto di riflessione.
Personalmente ho sempre “fatto Musica” per la gioia ed il piacere di farlo, perché volevo esprimere qualcosa (che a volte si potrebbe definire “quello che ho da dire”, ma che altre volte è qualcosa di più indefinito) o per suscitare emozioni e sensazioni nelle persone che ho davanti. Nella vostra performance (che tra l’altro avevo ripreso in diretta anche con la mia telecamerina) ricordo che avete espresso gioia, emozioni, sensazioni. Avete suonato (bene) una Rumba, ma prima di tutto avete “fatto Musica”. E per quello che è il mio modestissimo modo di vedere la cosa… tanto basta. Avete utilizzato il vostro “mezzo” (le Percussioni) la vostra conoscenza ed il vostro istinto per esprimere (e suscitare) prima di tutto emozioni. E questo avrebbe già di per sé avuto un valore a prescindere dalla “purezza” dello stile, o dal rispetto rigoroso dei dettami della tradizione. La Musica, come le emozioni, non si possono imbrigliare, non si possono rinchiudere, ma soprattutto non possono essere mai “in esclusiva”, anche se evidentemente qualcuno vorrebbe che fosse così. Perché la Musica, come le emozioni, sono fatte per essere condivise. Credo che chi fa uno sforzo per studiare, promuovere e divulgare una cultura che tra l’altro, dopo tutto non gli appartiene nemmeno, andrebbe sempre e comunque apprezzato e sostenuto prima che criticato. Anche ammesso che la critica (e non è il vostro caso) sia a ragion veduta.
E chi, davanti ad una performance come la vostra, si sofferma meramente al solo giudizio sul lato “puristico” e si limita ad indignarsi per il possibile “sacrilegio musicale perpetrato ai danni della Rumba”, non dimostra di essere più bravo, più preparato, più “fenomeno” di voi, ma solo di avere una profonda ed evidente lacuna emozionale.
Ho sempre considerato le Congas prima di tutto uno Strumento Musicale. Punto. Uno Strumento Musicale con il quale fare Musica, con il quale affrontare la maggior parte degli stili Musicali, uno Strumento attraverso il quale esprimere dialoghi e concetti in qualunque tipo di contesto, sia esso tradizionale, o moderno. E l’ho sempre fatto senza mai perdere di vista le origini e la tradizione, ma allo stesso tempo senza lasciarmi sopraffare dalle origini e dalla tradizione. E sono contento del cammino che ho percorso, perché questo mi ha permesso di essere in grado di apprezzare la vostra, come altre 1000 performance, con la mente aperta, libera da vincoli e ampiamente ricettiva di tutte le emozioni che Musicisti come te e i tuoi amici siete in grado di trasmettere.
Sha’ :;):
Shaddy
Ag vol dal capes...