DIARIO CUBANO A PUNTATE - ricordi freschi di 8 belle giornate.

[caballero]

Ciao Big è un gran piacere ritrovarti. Vedi, ero molto ispirato ma quando si ha la sfiga di avere amici semideficenti dopo un po' l'ispirazione cade; divorati dall'invidia per il fatto che loro non erano laggiù con me, hanno approfittato della confessione dei miei problemi intestinali dell'ultimo giorno per distrarmi dalla mia vena evocativa. Ora mi dovrò rimettere a lavorare. Dovrete pazientare...:p

[caballero]

SECONDA PUNTATA: prima giornata all'Havana.

Riusciamo, dopo uno scalo fuori programma a Cayo Largo, ad arrivare nella Capitale alle 5 del mattino, buttando giù dal letto i due malcapitati anziani proprietari della casa che ci avrebbe ospitato, Isidro e sua moglie Caridad; Isidro Sarrìa è un chitarrista storico della scena habanera, con collaborazioni lussuose alle spalle tra le quali diversi dischi con Bebo Valdes e apparizione nell'ultimo film di Pio Leiva. Nonostante l'ora ci accolgono a braccia aperte offrendoci caffè e facendoci visitare la casa appena ristrutturata. Facciamo finta di riposare due ore e via a immergerci nella vita della città che, nonostante sia una metropoli a tutti gli effetti, con tutte le sue contraddizioni, non ti da mai un senso di frenesia tipico delle nostre città. Tutto è lento e ha un suo ordine e il tenore di vita non dei migliori, viene vissuto con grande dignità.
Provo ad inserire alcune prime immagini:

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[caballero]

l'immagine precedente non sono io eccessivamente abbronzato ma un mio collega havanero che friggeva frittellile di boniato e malanga per la strada; ecco invece Isidro e Caridad seguiti da un curioso momento di vita pomeridiano con nipotine gemelle che fanno la manicure alla mamma mentre prieto se la ride...

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[caballero]

eccola

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[caballero]

un vecchio conguero che si guadagna la pagnotta in un locale dell'Havana Vieja; tumbao asciutto, essenziale ma con un dinamismo e un sabor da vecchio mestierante ancora voglioso di trovare soluzioni e sfumature alternative persino su Guantanamera;

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[shaddy]

Bentornato! :;):


Sha' :;):

[caballero]

grazie Lele, piacere di risentire anche te!

[caballero]

La seconda puntata non finisce qua. La giornata stava appena iniziando; andiamo nel barrio di Buenavista (proprio lui!) a trovare una famiglia di amici, Moro e Filomena, 170 anni in due; il Moro è un vecchio e rispettato babalao del suo quartiere amico fraterno di Tata e Changuito, sua Moglie quel giorno festeggia una ricorrenza per lei molto importante: il Compleanno di Santo! Vuol dire che Filomana quel giorno compiva 36 anni dentro la Santeria e questo fatto, per gli adepti di questa religione afrocubana, è importante più del compleanno anagrafico. "Che fate vi fermate, stasera Filo offre a tutti gli amici, un violino a Ochun?" se ci fermiamo, un violino a Ochun? che culo!
Per chi è fuori da questi linguaggi la situazione era questa: Filomena è figlia di Ochun, una divinità femminile del Pantheon Yoruba, allegra e scanzonata (è detta anche la Puta Santa) che, a differenza degli altri Orichas, non viene festeggiata solo con batà e bembè, ma con il cosiddetto violino: un ensemble formato da due o tre violini, una o più tumbe, uno chekerè e una campanita; gli stessi canti dei toque di batà però con questa nota melodica europea che rende questo rito particolarmente dolce e affascinante. Per me, che avrete capito sono piuttosto appasionato della materia, era come aver regalato a un metallaro un posto in prima fila a un concerto dei Motorhead!
Seguono alcune foto di questo suggestivo evento.

[caballero]

violino a Ochun:

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[caballero]

nel terrazzo a rinfrescarci durante il violino: la festeggiata è la signora al mio fianco

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[caballero]

un'altro pezzo di violino e poi fine della seconda puntata; il silenzio del Medico de la Salsa e del famigerato Nigno è a dir poco inquietante. Chissa che mi preparano?

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[Sebastiano]

Se devo essere sincero e scevro dal mio solito spiritaccio per un breve momento ( che poi rimpiangerai...) ti devo confessare che sono colto da un momento di malumore e acuta nostalgia per situazioni che non vivo, ahimè, da molto tempo, evocate irrimediabilmente dalle tue immagini.

[caballero]

non dirlo a me dottore, la ferita è ancora aperta...

[yesà]

Dopo alcuni giorni di assenza dal forum,rieccomi. Solo ora apprendo del vostro rientro. Bentornati!Le immagini e le parole che ci avete regalato sono stupende.Grazie!
Avrei tanta voglia di rivedervi, xrchè non organizziamo?

Un abbraccio

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Yesà

[caballero]

ciao yesà, vecchio tamburino castiddaiu! sono tornato da solo, prieto, il porco, è ancora laggiù a sollazzarsi. i racconti e le immagini non sono ancora finite...se non vi annoiano continueranno ancora nelle prossime ore...

ciao anche a eghe e bali, giovani leoni del capo di sotto! spero di trovarvi in salute! difendetemi almeno voi dalle sevizie dei 2 "mostri" El Medico e El Nigno