Messaggioda Sebastiano » ven dic 01, 2006 11:14 am
Complimenti a Shaddy per la completezza dell'esposizione; vorrei aggiungere alcuni dettagli sulla genesi del ritmo chiamato Mambo: in realtà nel 1938 Orestes e Israel Lopez, rispettivamente cellista e contrabassista della orchestra di Antonio Arcano, scrissero un danzon intitolato "Mambo" che incorporava nella seconda parte il "nuevo ritmo" ( che non era altro che la cellula ritmica che originò mambo e cha-cha-cha); secondo molti musicologi la nascita del Mambo deve essere fatta risalire a questo episodio; Damaso Perez Prado prese quel nome e quella cellula ritmica e vi aggiunse i caratteristici "ostinato" dei fiati presi in prestito dal jazz americano e si autoproclamò "Re del Mambo", esportandolo in messico e negli USA.
In realtà a Cuba già da tempo alcune formazioni avevano applicato al son e alla rumba l'orchestrazione della Jazz Band americana, ottenendo risultati simili; una fra tutte la Banda Gigante di Benny Morè, dalla cui citazione non si può prescindere parlando di Mambo.
In realtà il Mambo non può essere considerato un ritmo specifico ( infatti conga, bongò e timbales eseguono figure mutuate da altri stili), ma, più precisamente, uno stile di orchestrazione.
Tra l'altro la parola mambo viene attualmente utilizzata a Cuba per definire la parte dell'arrangiamento che contiene riffs serrati dei fiati (el mambo de los metales).
Sebastiano