Messaggioda Sebastiano » lun lug 17, 2006 3:11 pm
Il termine rumba si presta a numerose accezioni; se ci limitiamo al significato cubano ( escludendo rumba flamenca et.) parliamo di un genere musicale classificato dalla maggioranza dei musicologi come popolare ( non folklorico) nato dal cosiddetto coro di clave alla fine del 1800, attualmente distinto in tre sottogeneri: Yambù, columbia e guaguancò; si tratta di un espressione musicale di gruppo, in genere ad inizio spontaneo, eseguita da tamburi (salidor, tres dos e quinto) e/o cajon, palito, clave, voce solista, coro ed eventuali ballerini; nell'ambito di ogni sottogenere i ritmi possono comunque essere eseguiti in maniera diversa a seconda della provenienza geografica e dello stile del gusto dei musicisti.
In realtà a Cuba la rumba è molto più di un genere musicale, è una cultura totale nella quale il musicista si compenetra totalmente, usando la musica come mezzo di espressione di rabbia, di gioia, di conoscenza del prossimo...
è un pò una condizione dell'anima come il blues o il rock! Sfido chiunque oggi giorno a definire cos'è il rock solo riferendosi alla musica: quello che separa un rocker da un musicista di pop music è proprio la cultura rock, che condiziona la vita e le azioni del rocker.
Quindi, parlare di questo o quel ritmo attribuendo un nome, può a volte essere una semplificazione utile a fini didattici, ma non rispecchiare perfettamente la realtà delle cose.
Emergono nel forum due anime, a mio parere:
chi prende a piene mani ritmi e strutture dalle varie musiche etniche e li utilizza in vari contesti, e cerca con senso pratico di sfrondare gli aspetti culturali,alle volte forse ricadendo in una sorta di banalizzazione culturale;
chi invece è più attento alle orini etnomusicologiche di ritmi e strumenti, e cerca di trovarne l'essenza, magari preferendo suonare un solo genere definito ( per esempio afrocubano) e sottraendosi a discorsi di...globalizzazione musicale!
Secondo me i diversi punti di vista sono leggittimi, ma forse sarebbe utile trovare un equilibrio tra i due. Non credo che Evelio abbia fatto bene a definire Shaddy arrogante ( capisco il senso del suo discorso, ma, secondo me bisognava esprimersi con più garbo), ma anche Shaddy ha fatto un discorso su presunti fanatici rumberi troppo radicale...Lele, non me ne volere, ma mi pare di riconoscere in alcuni tuoi accenti una permalosità che conosco bene ( sono il ...principe dei permalosi...)
A disposizione per repliche e chiarimenti, visto che il discorso meriterebbe più tempo!
Sebastiano