la tradizione orale o la notazione musicale? - due sistemi d'insegnamento: pro e contro
dopo "musica e danza" sono pronto a lanciare un'altra bomba...
ho l'onore di essere un (nuovissimo) allievo del maestro roberto "mamey" evangelisti, il massimo rappresentante dell' autentica tradizione afro-cubana in italia, come ha piu' volte, giustamente, sottolineato sebastiano.
durante la nostra prima lezione la scorsa settimana, ho appreso, con enorme piacere, che il maestro evangelisti non crede molto nello scrivere la musica per percussioni.
questo mi ha confermato una convinzione che avevo gia' ben salda: la musica di tradizione africana, da sempre tramandata per via orale, non puo' essere scritta se non con enorme approssimazione.
la notazione musicale, peraltro arrivata anche in europa in tempi molto recenti (storicamente parlando, rispetto all'arrivo della musica che nasce con l'uomo), e' una convenzione con enormi limiti che puo' essere efficace nel caso di una musica solfeggiata (come quella classica di tradizione europea) ma risulta quasi del tutto inutile nel caso di una musica fluida dove lo swing o il groove sono l'elemento essenziale.
solo l'orecchio, con l'ascolto attento e ripetuto (ed, in misura minore, l'occhio con l'osservazione del movimento del maestro) ci puo' permettere di assorbire in maniera adeguata tutte le sfumature possibili su uno strumento come le tumbadoras.
maestri, studenti, appassionati...siete tutti invitati a dire la vostra.
pace e ritmo!
ho l'onore di essere un (nuovissimo) allievo del maestro roberto "mamey" evangelisti, il massimo rappresentante dell' autentica tradizione afro-cubana in italia, come ha piu' volte, giustamente, sottolineato sebastiano.
durante la nostra prima lezione la scorsa settimana, ho appreso, con enorme piacere, che il maestro evangelisti non crede molto nello scrivere la musica per percussioni.
questo mi ha confermato una convinzione che avevo gia' ben salda: la musica di tradizione africana, da sempre tramandata per via orale, non puo' essere scritta se non con enorme approssimazione.
la notazione musicale, peraltro arrivata anche in europa in tempi molto recenti (storicamente parlando, rispetto all'arrivo della musica che nasce con l'uomo), e' una convenzione con enormi limiti che puo' essere efficace nel caso di una musica solfeggiata (come quella classica di tradizione europea) ma risulta quasi del tutto inutile nel caso di una musica fluida dove lo swing o il groove sono l'elemento essenziale.
solo l'orecchio, con l'ascolto attento e ripetuto (ed, in misura minore, l'occhio con l'osservazione del movimento del maestro) ci puo' permettere di assorbire in maniera adeguata tutte le sfumature possibili su uno strumento come le tumbadoras.
maestri, studenti, appassionati...siete tutti invitati a dire la vostra.
pace e ritmo!
Ciao.
IO penso che un metodo non escluda l'altro.
Ho gia' altre volte detto che e' utilissimo sapere leggere per vari motivi:
1)se sei alle prime armi e non hai confidenza con il genere , vai a lezione,torni a casa con una testa cosi' e magari ti sei scordato alcune cose.
2)se senti alla radio o ad un concerto qualcosa che ti piace,non lo sai scrivere ,non lo puoi registrare e quindi lo perdi..
3) esiste moltissima documentazione scritta che aspetta di essere letta..
4)se suoni con un gruppo nuovo,non hai provato e devi fare degli obbligati...
5) se studi l'indipendenza degli arti e non leggi dove coincidono i colpi...
Ecc ecc...
Se poi uno non ha feeling,groove e il giusto senso di quello che sta facendo,il fatto che sappia leggere o no poco importa...
IO penso che un metodo non escluda l'altro.
Ho gia' altre volte detto che e' utilissimo sapere leggere per vari motivi:
1)se sei alle prime armi e non hai confidenza con il genere , vai a lezione,torni a casa con una testa cosi' e magari ti sei scordato alcune cose.
2)se senti alla radio o ad un concerto qualcosa che ti piace,non lo sai scrivere ,non lo puoi registrare e quindi lo perdi..
3) esiste moltissima documentazione scritta che aspetta di essere letta..
4)se suoni con un gruppo nuovo,non hai provato e devi fare degli obbligati...
5) se studi l'indipendenza degli arti e non leggi dove coincidono i colpi...
Ecc ecc...
Se poi uno non ha feeling,groove e il giusto senso di quello che sta facendo,il fatto che sappia leggere o no poco importa...
Concordo totalmente con quanto detto da Nik. La memoria visiva aiuta moltissimo a capire la struttura musicale che si intende studiare. Sarebbe come cercare di apprendere una lingua senza saperla leggere né scriverla, penso che si possa anche fare però, credo che non sarebbe la stessa cosa in quanto si perderebbero moltissime sfumature e non si riuscirebbe a comprendere appieno tutta la sua struttura. E' altrettanto vero che non bisogna poi diventare schiavi della partitura perché in questo modo si rischia di non allenare la propria memoria (non solo la mia visto la mia tenera età) e di trovarsi nel panico quando ci si dimentica a casa gli spartiti.
Bye
Bye
SALUNTU! lu sule, lu mare, lu ientu.
Antonio
Antonio
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...però non ho dubbi anche sul fatto che saper leggere aiuti moltissimo per vari motivi: per essere all'altezza degli altri musicisti in un contesto orchestrale; per potere apprendere comunque delle strutture ritmiche o poterle comunicare facilmente (ormai si trova molto materiale); sicuramente per imparare subito gli obbligati di un brano; non mi è invece mai capitato di trovare un autore di musiche o arrangiatore che scrivesse delle vere parti per conga o bongò....
Sebastiano
concordo pienamente con quanto detto da chi mi ha preceduto, sono anch'io convinto che per suonare le percussioni non sia indispensabile saper leggere. In particolare, per quanto riguarda la musica folclorica, ostinarsi a tradurre in simboli ritmiche e fraseggi può far perdere l'intenzione, o se preferite il 'sabor'. Tuttavia in contesti più popolari o commerciali come le orchestre di salsa, il saper leggere aiuta moltissimo, specialmente quando bisogna accompagnare un cantante del quale non si conosce il repertorio. Alcuni artisti infatti, quando sono in tour senza la loro orchestra, portano al direttore della band che li dovrà accompagnare le partiture di tutti gli strumenti, talvolta anche delle percussioni. L'anno scorso mi è capitato di vedere le parti che Ray Sepulveda porta con sè, c'erano anche le quelle per la percussione: vi assicuro che in casi come quello saper solfeggiare e avere una buona lettura rende la vita molto più semplice.
ciao
ciao
anche io concordo con quanti mi hanno preceduto.... Compreso Seba... è sempre meglio un buon insegnante attento e competente.. che mille partitura o scribacchiature varie.....:p :p :p . L'esempio più emblematico almeno per il sottosscritto è quello dello studio dei Batà... se non hai un buon isegnante non esistono partiture che tengano il confronto.
Quindi caro Zumbi prosegui così con il tuo insegnante...... e visto che ci sei salutamelo....:p :p
hasta pronto
prieto
Quindi caro Zumbi prosegui così con il tuo insegnante...... e visto che ci sei salutamelo....:p :p
hasta pronto
prieto
Sono convinto che solo con la partitura alcune cose sfuggono nell' intenzione di molte cadenze particolari come quelle africane(ma se ci pensate bene è vero per tutti gli strumenti...uno che studia pianoforte , anche se un po sa leggere le nuove partiture le fa la prima volta con l'insegnante, no?)
Però secondo me noi abbiamo la fortuna di poter utilizzare la potenzialità del metodo orale e l'aiuto della possibilità scrittura-lettura, perchè privarsi di un vantaggio, una volta capito che è tale?
E' un argomento su cui si discute molto, su djembe.it si sono scannati a lungo..si può scrivere o no la musica africana? Io dico: chi se ne frega!! E' un aiuto, non una limitazione!
Un maestro di batteria una volta mi ha detto che la parte scitta è quella più facile della musica, perchè tutti possono imparare a leggere e permette di poter comunicare con gli altri musicisti. Se poi la scrittura non rende a fondo l'idea...l'interpretazione la si fa vedere e acoltare, no?
Comunque il metodo orale dell'ascoltare e guardare è da noi molto sottovalutato, sono d'accordo, ma cerchiamo di non fare lo stesso con la scrittura! :;):
Però secondo me noi abbiamo la fortuna di poter utilizzare la potenzialità del metodo orale e l'aiuto della possibilità scrittura-lettura, perchè privarsi di un vantaggio, una volta capito che è tale?
E' un argomento su cui si discute molto, su djembe.it si sono scannati a lungo..si può scrivere o no la musica africana? Io dico: chi se ne frega!! E' un aiuto, non una limitazione!
Un maestro di batteria una volta mi ha detto che la parte scitta è quella più facile della musica, perchè tutti possono imparare a leggere e permette di poter comunicare con gli altri musicisti. Se poi la scrittura non rende a fondo l'idea...l'interpretazione la si fa vedere e acoltare, no?
Comunque il metodo orale dell'ascoltare e guardare è da noi molto sottovalutato, sono d'accordo, ma cerchiamo di non fare lo stesso con la scrittura! :;):
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d'accordo con tutti...per me appuntarsi frasi di questo o quello stile è molto importante, capirne lo swing ancora di più ;
imparare dalle partiture (per es.) su internet è già un rischio per quanto riguarda la veridicità dello scritto in più farlo senza insegnante preparato o buon disco di riscontro è da evitare;
imparare a leggere al volo una partitura anche può rivelarsi utilissimo per poter lavorare
ciao
imparare dalle partiture (per es.) su internet è già un rischio per quanto riguarda la veridicità dello scritto in più farlo senza insegnante preparato o buon disco di riscontro è da evitare;
imparare a leggere al volo una partitura anche può rivelarsi utilissimo per poter lavorare
ciao
mario
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Si, avevo intuito, per questo avevo fatto debite distinzioni; ribadisco che il rapporto diretto maestro-allievo rimane il sistema migliore per trasmettere questo genere di dati, e, aggiungo, il modo corretto per imparare un ritmo o una figurazione è apprendere a cantarli, memorizzarli dal punto di vista melodico; solo così se ne diventa padroni; invece lo studio basato sulla mera sucessione dei colpi non da certo gli stessi risultati, perchè il risultato è puramente meccanico.
Sebastiano
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Personalmente non ho nemmeno un dubbio sull'utilità del conoscere la Musica e sul saperla leggere e scrivere, pratica che ha certamente solo ed inconfutabilmente dei vantaggi, la maggior'parte dei quali elencati dal buon vecchio Nik.
Per quanto mi riguarda credo di aver in qualche modo risolto, da tempo, anche il problema dell'"intenzione", del "Groove" e dello "Swing", dal momento che da oltre 15 anni audio/video registro (allora su VHS, ma ormai da diversi anni su DVD) tutte le lezioni con qualunque allievo, esperto o principiante che sia, in modo che una volta a casa, non solo ha la memoria di tutto ciò che abbiamo fatto, e dunque tecniche, colpi, ritmi ecc. come se se li fosse trascritti, ma può riascoltarsi, appunto anche "l'intenzione d'esecuzione".
Tra l'altro è un sistema utile anche per il fatto che in genere le lezioni sono sempre di almeno 2 ore attaccate, e dunque, spesso ricordarsi tutti gli argomenti trattati sarebbe abbastanza ostico, a meno di non avere un Commodore 64 al posto del cervello
Sha' :;):
Per quanto mi riguarda credo di aver in qualche modo risolto, da tempo, anche il problema dell'"intenzione", del "Groove" e dello "Swing", dal momento che da oltre 15 anni audio/video registro (allora su VHS, ma ormai da diversi anni su DVD) tutte le lezioni con qualunque allievo, esperto o principiante che sia, in modo che una volta a casa, non solo ha la memoria di tutto ciò che abbiamo fatto, e dunque tecniche, colpi, ritmi ecc. come se se li fosse trascritti, ma può riascoltarsi, appunto anche "l'intenzione d'esecuzione".
Tra l'altro è un sistema utile anche per il fatto che in genere le lezioni sono sempre di almeno 2 ore attaccate, e dunque, spesso ricordarsi tutti gli argomenti trattati sarebbe abbastanza ostico, a meno di non avere un Commodore 64 al posto del cervello

Sha' :;):
Shaddy
Ag vol dal capes...
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Ecco, oggi mi mancava solo di essere paragonato alla... "Mutanda di lana"...
Comunque vuoi mettere come avrebbe suonato... "avere un -Mac OS X 10.3 Panther Server... mark III- al posto del cervello?" :p
Sha' :;):
P.S: pensandoci bene... vedi vecchio mio che secondo me qualcuno la "Mutanda di lana"... la usa ancora...

Comunque vuoi mettere come avrebbe suonato... "avere un -Mac OS X 10.3 Panther Server... mark III- al posto del cervello?" :p
Sha' :;):
P.S: pensandoci bene... vedi vecchio mio che secondo me qualcuno la "Mutanda di lana"... la usa ancora...

Shaddy
Ag vol dal capes...
Ag vol dal capes...
sempre viva la mutanda di lana!
avrai capito che io sono un tipo piuttosto amante delle tradizioni e per niente modernista a tutti i costi...
e' che non sentivo nominare il commodore 64 da secoli e mi ha fatto morire dal ridere...
(sembra che oggi siamo sincronizzati nel conneterci al forum...un martedi' piuttosto tranquillo direi.)
stammi bene maestro!
avrai capito che io sono un tipo piuttosto amante delle tradizioni e per niente modernista a tutti i costi...
e' che non sentivo nominare il commodore 64 da secoli e mi ha fatto morire dal ridere...
(sembra che oggi siamo sincronizzati nel conneterci al forum...un martedi' piuttosto tranquillo direi.)
stammi bene maestro!
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