Aiuto Roland SPD11

[yalla!]

Ah ecco, non avevo capito, credevo che la possibilità di memorizzare dei preset fosse esclusa in assoluto, allora sì era un limite enorme. Ma avere la possibilità di creare e memorizzare 64 preset direi che è più che sufficiente per personalizzare lo strumento come meglio si vuole - il fatto che non sia memorizzabile su uno dei 5 preset del quadro principale non è poi così importante.

[shaddy]

In realtà per me, (inteso per come lo utilizzo io) lo è parecchio, perchè il vantaggio, mentre stai suonando e magari vuoi passare da un set ad un altro, di poterlo cambiare al volo con la semplice pressione di un tasto (scegliendo tra 5 set differenti) piuttosto che dover girare una rotella sperando di fare il "salto giusto" e di non sbagliare set non è cosa da poco. Se invece uno decide di iniziare e finire tutto con un solo set ecco che allora la funzione non avrebbe importanza.
In ogni caso continuo a ritenerla una lacuna che la Roland dovrebbe colmare nei prossimi apparecchi.

Sha' :;):

[yalla!]

...nel tuo caso la soluzione nell'SPD20 e nell'HPD15 è prevista, cioè c'è l'ingresso per dei pedalini che servono appunto a selezionare i preset: collegandone uno, ogni volta che si preme si passa al preset successivo. Collegandone due, con un cavo stereo, con uno si passa al preset successivo, con l'altro al precedente. Se poi tieni conto che si possono programmare svariate "patch-chain" (cioè sequenze di preset a scelta), ecco che la possibilità di accedere ai preset che ti interessano è immediata e senza usare le mani.
Ma non so se questa possibilità esiste anche nell'HPD 10.
In ogni caso mi hai fatto venire voglia di mettere le mani sopra a un HPD10...

[yalla!]

Ho guardato, la funzione c'è anche nel HPD10 - però utiizza lo stesso ingresso del trigger esterno, quindi o usi un pad esterno o usi i pedalini per cambiare i preset. Poi ho visto che i preset si cambiano con la pressione dei tasti "+" e "-", quindi non c'è il pericolo di saltare via quello che ti interessa, al contrario c'è la rottura di scatole di premere decine di volte prima di arrivare al set che ti serve.
In definitiva io sono convinto che su tutte queste macchine ci siano dei limiti voluti, per scelta commerciale. Ad esempio per fare una versione più economica e molto vendibile dell'HPD15 bastava togliere i "ribbon" laterali (controlli a nastro) utilizzando comunque la scocca, togliere i suoni melodici (andiamo, quanti percussionisti comprano una batteria elettronica per suonare i violini, il basso o il vibrafono?), togliere tutti gli effetti inutili (cosa ce ne facciamo del delay col flanger, o dell'effetto "radio", o di tutte le variabili possibili e immaginabili?), ridurre il numero dei preset (francamente 64 di fabbrica + 64 programmabili sono un po' tantini, non credete?) e ridurre magari anche i suoni disponibili (parecchi sono curiosi ma inutilizzabili ai fini pratici) - e per finire togliere tutte le funzioni di sequencer e tutti i loop.
Ma in questo modo io credo che la gran parte dei potenziali acquirenti non comprerebbe più il modello "top". ???

[shaddy]

Sono d'accordo.

Sha' :;):