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Inviato: sab feb 02, 2008 2:14 pm
da yalla!
Che ve ne pare? Mettete insieme un matto (il sottoscritto che ha avuto l'idea, tagliato e rifinito il fusto, montato il tutto) e uno ancora più matto (Fabrizio che ha fornito il tubo di plexiglass e fatto le meccaniche) ed ecco uno dei risultati possibili!
Come suona? A una prima prova sembra bene, in settimana lo provo in baterìa e vediamo!
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Inviato: sab feb 02, 2008 4:38 pm
da shaddy
In effetti è abbastanza d'effetto, se poi suona anche bene...
Sha' :;):
Inviato: lun feb 04, 2008 10:29 am
da yalla!
...peccato non esistano anche le meccaniche trasparenti altrimenti avrei creato il tamborim fantasma!
Comunque in settimana ci sarà la prova del nove, vediamo se regge il confronto con gli altri tamborim (varie marche e vari materiali) e soprattutto se regge tre ore di frustate violente.
Inviato: lun feb 04, 2008 12:55 pm
da Ale77m
Due tamborimiste del mio gruppo hanno il tamborim trasparente, ricevuto in regalo direttamente dal Brasile :;): e il confronto lo reggono senza troppi problemi 
Inviato: lun feb 04, 2008 1:27 pm
da yalla!
Grazie Ale, questo mi rincuora un pochino circa la mia sanità mentale (della quale non mi preoccupo molto, peraltro).
A parte gli scherzi, potrebbe sembrare che per un tamburo con il fusto così piccolo e basso, e in più "sordinato" dalla mano che lo tiene, il materiale del fusto fosse ininfluente sul suono: invece ho scoperto che la differenza tra acciaio, ABS, acousticon e legno si sente!
Inviato: lun feb 04, 2008 2:02 pm
da Ale77m
Beh, sì. Tieni presente che, in un membranofono, il fusto influenza la propagazione dell'onda sonora principalmente in due modi.
Il primo (quello più ovvio) è quello di convogliare il suono dalla pelle battente alla risonante (nel caso di doppi membranofoni) o nello spazio aperto (nel caso di monomembranofoni come il tamborim)... se proprio vogliamo fare i fighi, la "bocca" inferiore del tamborim o di qualsiasi altro monomembranofo agisce da blando elemento risonante, perché essendo una discontinuità nel mezzo provoca la formazione di un'onda riflessa... ma qui usciamo un po' dal seminato.
Il secondo è invece più subdolo ma forse più importante del primo: la pelle e il bordo del fusto interagiscono fra loro tramite forze di azione e reazione "orizzontali" (intendo dire che la loro direzione giace sul piano della pelle): in pratica la pelle tende a comprimere il fusto verso l'interno, il fusto reagisce tendando di espandere la pelle verso l'esterno. Colpendo la pelle e quindi facendola vibrare, quest'ultima si deforma e causa modeste ma significative deformazioni fusto. Pertanto il fusto reagisce sulla pelle tramite le forse elastiche generate dalla deformazione stessa; tali forze sono legate all'entità della deformazione tramite un coefficiente di elasticità del fusto, il quale a sua volta dipende, manco a dirlo, dal materiale.
Quindi, mentre nel primo modo la dipendenza dal materiale è tanto più evidente quanto più grande è il fusto, nel secondo la differenza si sentirebbe anche se fusto fosse ridotto a un semplice anellino su cui appoggiare la pelle
Piaciuto lo spiegone?? :p Ok, non migliorerà le tue capacità musicali, ma ogni tanto ci vuole per levarsi qualche curiosità... :;):
Inviato: lun feb 04, 2008 2:22 pm
da yalla!
Minkia lo sapevo che avrei dovuto iscrivermi al corso di Fisica Acustica invece di fare supposizioni ignoranti... :p
A parte gli scherzi grazie Ale, ogni tanto ci vuole!
Inviato: mar feb 05, 2008 10:07 am
da shaddy
Grande Ale! Immagino che le stesse leggi e gli stessi "meccanismi" si possano applicare anche al Pandeiro? O No? Te lo chiedo perchè sto pensando di apportare alcune modifiche ai miei per "personalizzarmeli" e vorrei capire quanti e quali danni potrei causare?
Sha' :;):
Inviato: mar feb 05, 2008 11:18 am
da Ale77m
Ecco, lo sapevo che avrei eccitato la fantasia di Shaddy! Fermo lì prima di fare dei casini!! :p :laugh:
Certo, il principio si applica a tutti i membranofoni, compreso il pandeiro e le congas... occhio a non mettere subito gli attrezzi da falegname sui tuoi meravigliosi strumenti, visto che alla fine queste sono nozioni teoriche che per essere tradotte in pratica richiedono ulteriori studi sul campo... leggi "tentativi con alta possibilità di fallimento" :;):
In ogni caso, aggiungo un ulteriore spunto nel caso in cui vogliate dedicarvi alla costruzione o modifica di questi strumenti. Riprendendo il "secondo modo" di cui sopra, si evince facilmente il bordo su cui appoggia la pelle ha un'importanza molto elevata sulla sonorità dello strumento. Quest'ultimo infatti non solo deve essere preciso e complanare, ma a seconda della sagomatura dona un carattere diverso allo strumento: vedi ad esempio i bordi arrotondati delle batterie Gretsch di qualche decennio fa, che producono un suono leggermente ovattato e legnoso ("that great Gretsch Sound"), oppure il bordo a doppio angolo di 45 gradi, che produce un suono brillante e ricco di armoniche. Vi segnalo ad esempio questo articolo scientifico:
http://online.physics.uiuc.edu/courses....per.pdf
Intuitivamente, mi verrebbe da dire che queste differenze si sentano soprattutto su strumenti dalla pelle fine e accordati non troppo fuori dal renge di accordatura ottimale per la massima risonanza... ma occorrerebbe provarlo in pratica.
Riguardo invece al "primo modo", una caratteristica molto importante è la finitura interna del fusto: più il fusto è rugoso (ossia scabro, irregolare a livello superficiale, magari non rilevabile a occhio nudo) meno risonanza avrà, perché le irregolarità superficiali causeranno delle perturbazioni sulla propagazione dell'onda sonora. Anche per questa ragione un fusto metallico ha più armonici di un fusto in legno, così come un'eventuale verniciatura interna del fusto può "equalizzare" il suono dello strumento.
Beh, qualche idea su cui lavorare ora ce l'avete... però se avete strumenti che suonano già bene non violentateli troppo :;):
Inviato: mar feb 05, 2008 11:45 am
da Sbiccy
Bell'argomento! Direi quindi(cosa di cui son sempre stato convinto) che, secondo la seconda spiegazione) anche le meccaniche(non i tiranti, ma i bordi) influenzano il suono della pelle e non solo perchè la tendono...giusto? bho.... 
Complimenti a yalla per lo strumento!
Inviato: mar feb 05, 2008 1:05 pm
da Ale77m
Naturalmente Sbiccy :;): Le meccaniche aumento il peso dello strumento e introducono dei vincoli alla libera vibrazione del fusto, alterando pertanto la frequenza fondamentale e il contenuto di armoniche. Da questo concetto derivano le varie filosofie costruttive: meccaniche pesanti o a massa ridotta, numero di tiranti, fusti free-floating (senza meccaniche fissate al fusto) ecc 
Inviato: mer feb 06, 2008 8:20 am
da yalla!
...provato ieri sera, il suono non è male, molto secco e asciutto (ottimo quindi per i samba enredo) ma un po' meno volume degli altri tamborim. Il problema è che... il plexiglass non ha retto la tensione e le bacchettate, si è fatto un crepo di 2 cm di fianco a un tirantino. Il fusto tralaltro nel frattempo si era anche piegato un po' tra un tirante e l'altro. Insomma esperimento parzialmente riuscito: se il fusto fosse stato un po' più spesso, credo non ci sarebbero stati problemi.
Vabbè...

Inviato: mer feb 06, 2008 9:06 am
da Ale77m
Azz, mi dispiace... in effetti il fusto del tamborim deve essere piuttosto robusto per sopportare tutta quella tensione...
Beh ,a prossima volta prova a realizzare un fusto come questo qui sotto, vedrai che non si verificherà lo stesso problema... ne avrai altri... alla schiena! :laugh:
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Inviato: mer feb 06, 2008 9:15 am
da yalla!
Mizzeca ma tu suoni con questo appeso al collo? Bellissimo strumento ma... il busto correttivo e la parcella del fisiatra sono inclusi nel prezzo?
Inviato: mer feb 06, 2008 9:41 am
da Ale77m
Ma sei matto?? :laugh: Quello è un rullante da orchestra, l'ho preso usato da qualche mese e lo voglio provare nella Banda di Pontremoli (per i concerti da seduto).
Se te lo metti a tracolla o ti si piega la schiena oppure si spezza l'imbracatura... garantito al limone! Non so quanto pesi, ma ti assicuro che rimane incollato alla superficie alla quale lo appoggi. :laugh:
E' un DrumArt modello Gabriele Bianchi (fusto 14"x8" in padouk a doghe di spessore 3 cm :O, cerchi tripla flangia, meccaniche e tendicordiera proprietarie, tiranti di 6mm di diametro a passo M6 con testa cava, cordiera PureSound 30 fili):
http://www.drumart.it/mod.G.Bianchi.htm
Ci ho cambiato la pelle originale, una Evans Genera Dry che prosciuga tutti gli armonici (va bene per suonare in teatro), e ci ho messo una Evans G1 sabbiata: il suono rimane molto controllato ma con un po' di sustain in più. Di certo non è un rullante per samba, ma ha un corpo che lo rende godurioso a sostegno degli ottoni... e va molto bene anche in situazione hard-rock, se ti piacciono i suoni "ciccioni" 