jarmans ha scritto:Beh,Yalla,la tua considerazione è sicuramente giusta,ma se ho capito bene tu pensi che sia un meccanismo che si instaura per cui il "principiante" entusiasmato dall' idea(sbagliata) che non c'è bisogno di studiare questi strumenti come gli altri ,alimenti la predisposizione dei negozianti a fare un bidone o a vendere solo una determinata marca,perchè magari più conveniente per tutti(lui compreso).
Purtroppo è quello che spesso succede(prendiamo l'esempio della coppia CP,o TAMBURO 10'' 11'', economica,ma inutile per un novello!!!)per vendere subito e in quantità,senza applicarsi più di tanto!
Ma quello che io penso è che chi vende,debba essere anche un pò un "manuale" per chi si avvicina per le prime volte ai suoi prodotti...penso che la colpa di quel meccanismo che si viene ad instaurare è prima di tutto loro, è di un'ignoranza VOLUTA, che oltre ad essere peggiore dell' ignoranza in senso stretto, sia anche controproducente,perchè se io divulgo la conoscenza di uno strumento, se io "accompagno" tra la gente la cultura,la storia che c'è dietro a tale strumento ne ricavo oltre che una soddisfazione,penso, anche un allargamento del mercato a chi si lascia entusiasmare da questa cultura.
Purtroppo gli insegnanti sono pochi...molti hanno imparato al conservatorio,dove sicuramente pensano di più alla tecnica che all'amore dello strumento...il mio insegnante è un buon insegnante, ma l'espressione, quella che ti nasce dal ventre e che esce fuori come un'emozione, quella stessa energia che mi usciva suonando il mio djembè di quarta mano,senza neanche sapere i rudimenti...quella esce solo se immagini dietro a quel pezzo di legno cosa c'è.......
Quindi di sicuro non può partire da loro la strada verso la familiarizzazione con queste novità!
Insomma,dopo questo lungo ragionamento e sfogo,che tra l'altro non sono sicuro sia stato chiarissimo, la responsabilità la lascio a chi degli strumenti, ne ha fatta una professione.....è da loro che dovrebbe partire il tutto!
Rimane a chi si lascia toccare,poi, a consentirne la divulgazione!
p.s. Si esalta di più lo spacciatore,quando ti parla dlla sua Marjuana che molti negozianti quando ti parlano di certi strumenti....
Scusate l'analogia un pò sballata,ma secondo me realista!!!! ???
Carissimo Jarmans, ho letto il tuo “sfogo” e ti confesso che in effetti anche se non mi è chiaro tutto fino in fondo ho cercato comunque di trarne alcune considerazioni in attesa di conoscere il parere di Yalla al quale era principalmente rivolto.
Purtroppo credo che i negozianti di Strumenti Musicali anche se volessero non potrebbero dare consigli o suggerimenti sullo strumento Congas dal momento che mentre quasi tutti i commessi in genere suonano chitarra, tastiere o batteria e dunque qualcuno in grado di darti suggerimenti in merito a quegli strumenti lo puoi trovare, difficilmente trovi qualcuno che capisca di Congas al di la’ di sapere quali sono le marche più conosciute (a meno di andare al “Musical Box” di Verona dove, se ho ben capito, il vecchio Yalla di tanto in tanto si propone come esperto). :p
In poche parole per parlare di Congas devi capire, conoscere e saper suonare le Congas.
Inoltre tieni presente che in un paese dove già nelle stesse Scuole di Musica raramente trovi qualcuno che capisca veramente di Congas, non puoi pretendere di trovarlo in un negozio di strumenti musicali!
Per non parlare del Conservatorio dove, per i motivi che ho spiegato in un Topic precedente, sono ben contento che non si insegnino le Congas.
Vedi, il negoziante spesso non è un musicista, ma un commerciante, o quanto meno magari era un Musicista dilettante che non avendo fatto fortuna come artista ha pensato bene di aprire un negozio di strumenti col quale, ad onor’ del vero, probabilmente guadagna di più che non facendo il Musicista.
Per questo motivo quando parli o contratti con il titolare di un negozio di musica devi sempre farlo tenendo ben presente che prima di tutto hai di fronte un commerciante.
Ma tu ce lo vedi un negoziante che quando entri e gli chiedi un paio di CP da 10” e 11” ti dice: “ lascia stare perché non vanno bene ne per principianti ne per professionisti”! non accadrà mai. Il negoziante guadagna già su un flauto dolce o su una muta di corde, figuriamoci su un paio di Congas anche se non idonee.
Ma in fondo se ci pensi bene la scorrettezza non la commette il negoziante, ma le ditte che continuano a mettere in commercio Congas (Congas?) da 10” e 11” senza stamparci sopra la scritta “Da 0 a 12 Anni!”.
Mentre trovo più scorretto il negoziante o il commesso che quando entri ti vuole elargire a tutti i costi tutta la sua conoscenza (conoscenza?) in materia di Congas e comincia a spararti un mare di cazzate contando sul fatto che sei l’ennesimo sprovveduto che non ne capisce più di tanto (vedi un negozio di Bologna nel quale un pirla pretendeva addirittura che acquistassi un paio di Congas per un mio allievo senza provarle perché facevano rumore :angry: , in compenso quando si provano Chitarre e Bassi sembra di stare in un concerto Live con volumi assordanti ??? ).
In effetti sarebbe bello entrare e trovare gente preparata che sa quello che dice e ti consiglia al meglio non pensando solo al guadagno facile, ma anche alla “salute musicale” dei clienti (per altro sarebbe corretto anche dal punto di vista della deontologia professionale) ma per ciò che riguarda le Congas fino a quando lo strumento non si sarà sviluppato maggiormente dal punto di vista culturale e musicale, fino a quando la convinzione maggiormente diffusa sarà che le Congas sono uno Strumento riservato quasi esclusivamente alla Musica Latina, ma soprattutto fino a quando non ne verranno comprese fino in fondo le enormi potenzialità, sia da parte di chi vende che di chi deve acquistare, tutto questo non potrà accadere.
E purtroppo il problema è diffuso in ogni angolo della Penisola.
Ti basti pensare che tre giorni fa un ragazzo di Foggia è partito alle 10.00 di mattina, si è fatto un viaggio di 7 ore cambiando 3 mezzi, è arrivato a Modena alle 17.00, abbiamo fatto 5 ore di lezione fino alle 22.00 poi l’ho riportato in Stazione ed è ripartito!
Pensi che se anziché le Congas suonava la Batteria la Chitarra o il Pianoforte avrebbe dovuto farsi una tirata del genere per trovare qualcuno in grado di risolvergli qualche dubbio tecnico? E pensa che la questione, partita dai negozi di Musica, si potrebbe estendere anche ai Musicisti stessi e agli Arrangiatori che troppo spesso trattano le Congas con sufficienza e le snobbano dimostrando a loro volta una grande ignoranza nei confronti dello strumento.
Per farti un esempio a Modena c’è un Bassista (col quale mi rifiuto di suonare per vari motivi) che è ancora convinto che le Congas nel Jazz non ci possono stare.
Vedendo la cosa dal punto di vista di che deve imparare in realtà credo che uno dei problemi maggiori sia l’approccio iniziale allo strumento impostato proprio come se tu dovessi suonare “uno Djembè di 4° mano senza sapere i rudimenti”. Inoltre sono troppi i principianti che si avvicinano allo strumento convinti che non debba necessariamente essere studiato in modo approfondito, ma che basti picchiarci sopra per suonarlo!
E’ per questo che quando qualcuno mi chiede di prendere qualche lezione gli propongo una seduta preventiva durante la quale gli faccio capire esattamente a cosa va incontro, perché voglio che sia ben consapevole di quanto lavoro lo aspetta e di quanto dovrà sudare per poter dire un giorno di saper suonare le Congas. E’ una questione di rispetto nei confronti dell’allievo ma anche dello Strumento stesso.
Per concludere vorrei dirti che probabilmente già il fatto che i fruitori di questo sito grazie ai consigli di tutti gli amici che vi partecipano possono entrare in un negozio di strumenti senza correre il rischio di farsi fregare sia già un passo avanti.
Alla prossima vecchio.
Shaddy
P.S: In riferimento al tuo paragone forse azzardato, ma probabilmente non del tutto sbagliato, per quel che mi riguarda non esisterà mai nessuna droga in grado di esaltarmi di più di quando suono o parlo di Congas.