Inviato: sab dic 03, 2005 5:01 pm
Ciao raga, prendendo spunto da un argomento uscito nel Topic sui “Doppi Colpi”, credo che a qualcuno potrà risultare utile “chiacchieratina” su quella che molti considerano la “Mano debole”, ma che secondo me a volte si tende più a farla diventare tale (a causa di una tecnica non sempre impeccabile), mentre in realtà alla fine è tutt’altro che debole, anzi. Trattando l’argomento per comodità prenderemo come riferimento la Mano Sinistra, che ovviamente per i Mancini diventa la Destra.
In effetti uno degli errori che vedo commettere più frequentemente consiste proprio in un utilizzo “blando” della mano sinistra.
Molti, infatti, tendono spesso ad eseguire sì un gran lavorone sulla pelle, ma haimè a volte in modo un po’ troppo inefficace. In pratica, in un certo senso, “mimano” il reale e corretto movimento della Sinistra senza però sfruttarne appieno le potenzialità. A causa di ciò quelli che sono i colpi base della mano, “Palmo” e “Dita”, spesso non si sentono, o quanto meno si sentono talmente poco da risultare inefficaci.
Facendo un passo indietro, bisogna partire dal presupposto che i colpi sulle Congas sono vere e proprie NOTE, che messe in fila possono dare luogo ad un Ritmo, ad un Pattern, ad una Figurazione, oppure ad un Riff, un Fill, uno Stacco, ecc. che in ogni caso sono sempre e comunque tutti da considerarsi FRASI MUSICALI pronunciate attraverso il Tamburo. Motivo per cui i colpi non devono mai essere fine a se stessi, ma sempre eseguiti in modo “sonoro”.
A questo punto il problema consiste nel fatto che molti eseguendo il movimento, non si accorgono che però non stanno facendo sentire le note che dovrebbero essere prodotte da quel movimento, oppure di quanto siano basse di volume quelle note e dunque non le fanno sentire abbastanza.
In certi casi eseguono il tutto con grande convinzione e magari anche in modo estremamente sciolto e rilassato, ma spesso si confonde la scioltezza unita ad una buona potenza ottenute grazie ad un grande allenamento, con un modo di suonare troppo “disinvolto” e poco efficace, che fa si che dal punt di vista puramente “visivo” sembra che uno stia facendo chissà che cosa, ma all’atto pratico, sta solo “scimmiottando” la tecnica corretta senza che il suono e l’esecuzione ne traggano alcun beneficio.
Dunque credo che potrebbe essere utile, fin dalla prossima volta che ci sediamo dietro ai Tamburi, prestare attenzione alla mano sinistra, a quello che fa, ma soprattutto se si sente quello che fa.
Il Palmo deve produrre un bel suono basso pieno, caldo e corposo e le dita devono sentirsi in modo nitido, con un suono secco, magari non quanto uno Slap, ma senz’altro bello sonoro.
La mano quanto portate il Palmo deve appoggiarsi tutta alla pelle del Tamburo, dita comprese, mentre spesso si vede portare il colpo con le dita rigide e sollevate, un po’ come se la mano fosse il sole e le dita i raggi!
Bisogna cercare di sfruttare il più possibile il peso della mano e un movimento fluido soprattutto quando si innesca il “Manoteo” prolungato.
Naturalmente una tecnica e dei movimenti corretti, richiedono ore ed ore di allenamento che effettivamente alla fine può anche risultare noioso, ma che è l’unica strada per arrivare a diventare padroni dello Strumento cominciando a sfruttarne tutte le potenzialità.
Senza contare che una tecnica corretta evita problemi che a lungo andare possono rivelarsi molto fastidiosi molto fastidiosi come Tendinite, Calli, Vesciche ecc.
Dunque, ribadisco, che è molto importante prestare attenzione al movimento e all’efficacia dei colpi della mano.
Un altro errore che si commette spesso, è quello di provare Colpi, Suoni o altro, guardandosi intorno quasi ci fossero Posters intriganti nella stanza, mentre la cosa più importante è guardarsi le mani, verificare come si muovono sulla Pelle, se lo fanno in modo corretto, se la postura è quella giusta ecc.
Anche la posizione della mano sul Tamburo è molto importante, dal momento che a volte si tende a tenerla troppo verso il bordo opposto, oppure al contrario troppo verso il centro. Una posizione abbastanza corretta può essere a 3 dita dal bordo sia davanti, che di lato, col Polso abbastanza a ridosso del bordo verso di noi. Inoltre la mano dovrebbe sempre risultare Perpendicolare rispetto alla destra. Quello che non deve accadere comunque è che la posizione della mano sinistra vada ad intralciare la destra. E qui, per chi ha il Quinto son dolori, soprattutto se si ritrova con le mani un po’ grandicelle, perché è costretto ad un po’ di peripezie per fare stare le mani sul Tamburo nel modo corretto. E infatti questo è uno dei motivi per cui il Quinto non va utilizzato se non solo soletto per eseguire assoli, o al massimo si sente la necessità di una intonazione molto acuta.
In effetti quello che può sembrare strano
Un altro sistema per evitare l’insorgere un altro tipo di “Mano Debole” consiste nell’adottare fin dall’inizio un set da 3 Tamburi, in modo da “educare subito” la mano sinistra a spostarsi sul Tamburo di sinistra in modo veloce, potente pulito e preciso.
Naturalmente tornando alla postura della sinistra sulla Conga, la Mano si muove “basculando” da Palmo a Dita e viceversa senza ruotare sul proprio asse! Capisco che non è un concetto semplice da esprimere senza vederlo, ma, in poche parole, a volte si vede eseguire il movimento (soprattutto quando diventa molto veloce) in un modo che sembra più un alternanza da “Pollice” a “Mignolo” che da Palmo a Dita. In altri termini alcuni eseguendo il Palmo/Dita in velocità muovono la mano sul Tamburo come quando si esegue il gesto per dire “Cosi Cosi”, cosa da non fare assolutamente. Spero di essermi spiegato.
Naturalmente in tutto questo discorso non bisogna dimenticare che la mano Sinistra (destra per i mancini) ha una funzione fondamentale non solo in termini di suono, ma anche di mantenimento del Groove mentre si esegue un accompagnamento. Se infatti come abbiamo visto ciò che caratterizza la maggior’parte dei ritmi per Congas sono gli “Aperto”, i movimenti e i colpi portati con la sinistra sono importantissimi per mantenere il ritmo “Rotolante” e per non perdere la fluidità dell’esecuzione, oltre naturalmente ad influire comunque sulle caratteristiche dei vari Ritmi. Motivo in più per fare le cose per bene!
Riassumendo dunque portate i colpi in modo potente e sonoro, facendo sentire ben distintamente la differenza tra l’uno e l’altro. Vedrete che poia piano la scioltezza e la rilassatezza giungono da sole.
Soprattutto non abbiate paura di picchiare troppo forte, come dico sempre, “La bestia che più o meno cortesemente ha donato la Pelle per il vostro Tamburo è già morta", dunque non abbiate paura di farle male.
Ecco, direi che questi sono alcuni punti da non sottovalutare se vogliamo che la nostra mano sinistra funzioni come si deve.
Spero di non avervi annoiato, ma soprattutto spero che a qualcuno possano tornare utili le varie considerazioni.
A presto.
Sha’ :;):
In effetti uno degli errori che vedo commettere più frequentemente consiste proprio in un utilizzo “blando” della mano sinistra.
Molti, infatti, tendono spesso ad eseguire sì un gran lavorone sulla pelle, ma haimè a volte in modo un po’ troppo inefficace. In pratica, in un certo senso, “mimano” il reale e corretto movimento della Sinistra senza però sfruttarne appieno le potenzialità. A causa di ciò quelli che sono i colpi base della mano, “Palmo” e “Dita”, spesso non si sentono, o quanto meno si sentono talmente poco da risultare inefficaci.
Facendo un passo indietro, bisogna partire dal presupposto che i colpi sulle Congas sono vere e proprie NOTE, che messe in fila possono dare luogo ad un Ritmo, ad un Pattern, ad una Figurazione, oppure ad un Riff, un Fill, uno Stacco, ecc. che in ogni caso sono sempre e comunque tutti da considerarsi FRASI MUSICALI pronunciate attraverso il Tamburo. Motivo per cui i colpi non devono mai essere fine a se stessi, ma sempre eseguiti in modo “sonoro”.
A questo punto il problema consiste nel fatto che molti eseguendo il movimento, non si accorgono che però non stanno facendo sentire le note che dovrebbero essere prodotte da quel movimento, oppure di quanto siano basse di volume quelle note e dunque non le fanno sentire abbastanza.
In certi casi eseguono il tutto con grande convinzione e magari anche in modo estremamente sciolto e rilassato, ma spesso si confonde la scioltezza unita ad una buona potenza ottenute grazie ad un grande allenamento, con un modo di suonare troppo “disinvolto” e poco efficace, che fa si che dal punt di vista puramente “visivo” sembra che uno stia facendo chissà che cosa, ma all’atto pratico, sta solo “scimmiottando” la tecnica corretta senza che il suono e l’esecuzione ne traggano alcun beneficio.
Dunque credo che potrebbe essere utile, fin dalla prossima volta che ci sediamo dietro ai Tamburi, prestare attenzione alla mano sinistra, a quello che fa, ma soprattutto se si sente quello che fa.
Il Palmo deve produrre un bel suono basso pieno, caldo e corposo e le dita devono sentirsi in modo nitido, con un suono secco, magari non quanto uno Slap, ma senz’altro bello sonoro.
La mano quanto portate il Palmo deve appoggiarsi tutta alla pelle del Tamburo, dita comprese, mentre spesso si vede portare il colpo con le dita rigide e sollevate, un po’ come se la mano fosse il sole e le dita i raggi!
Bisogna cercare di sfruttare il più possibile il peso della mano e un movimento fluido soprattutto quando si innesca il “Manoteo” prolungato.
Naturalmente una tecnica e dei movimenti corretti, richiedono ore ed ore di allenamento che effettivamente alla fine può anche risultare noioso, ma che è l’unica strada per arrivare a diventare padroni dello Strumento cominciando a sfruttarne tutte le potenzialità.
Senza contare che una tecnica corretta evita problemi che a lungo andare possono rivelarsi molto fastidiosi molto fastidiosi come Tendinite, Calli, Vesciche ecc.
Dunque, ribadisco, che è molto importante prestare attenzione al movimento e all’efficacia dei colpi della mano.
Un altro errore che si commette spesso, è quello di provare Colpi, Suoni o altro, guardandosi intorno quasi ci fossero Posters intriganti nella stanza, mentre la cosa più importante è guardarsi le mani, verificare come si muovono sulla Pelle, se lo fanno in modo corretto, se la postura è quella giusta ecc.
Anche la posizione della mano sul Tamburo è molto importante, dal momento che a volte si tende a tenerla troppo verso il bordo opposto, oppure al contrario troppo verso il centro. Una posizione abbastanza corretta può essere a 3 dita dal bordo sia davanti, che di lato, col Polso abbastanza a ridosso del bordo verso di noi. Inoltre la mano dovrebbe sempre risultare Perpendicolare rispetto alla destra. Quello che non deve accadere comunque è che la posizione della mano sinistra vada ad intralciare la destra. E qui, per chi ha il Quinto son dolori, soprattutto se si ritrova con le mani un po’ grandicelle, perché è costretto ad un po’ di peripezie per fare stare le mani sul Tamburo nel modo corretto. E infatti questo è uno dei motivi per cui il Quinto non va utilizzato se non solo soletto per eseguire assoli, o al massimo si sente la necessità di una intonazione molto acuta.
In effetti quello che può sembrare strano
Un altro sistema per evitare l’insorgere un altro tipo di “Mano Debole” consiste nell’adottare fin dall’inizio un set da 3 Tamburi, in modo da “educare subito” la mano sinistra a spostarsi sul Tamburo di sinistra in modo veloce, potente pulito e preciso.
Naturalmente tornando alla postura della sinistra sulla Conga, la Mano si muove “basculando” da Palmo a Dita e viceversa senza ruotare sul proprio asse! Capisco che non è un concetto semplice da esprimere senza vederlo, ma, in poche parole, a volte si vede eseguire il movimento (soprattutto quando diventa molto veloce) in un modo che sembra più un alternanza da “Pollice” a “Mignolo” che da Palmo a Dita. In altri termini alcuni eseguendo il Palmo/Dita in velocità muovono la mano sul Tamburo come quando si esegue il gesto per dire “Cosi Cosi”, cosa da non fare assolutamente. Spero di essermi spiegato.
Naturalmente in tutto questo discorso non bisogna dimenticare che la mano Sinistra (destra per i mancini) ha una funzione fondamentale non solo in termini di suono, ma anche di mantenimento del Groove mentre si esegue un accompagnamento. Se infatti come abbiamo visto ciò che caratterizza la maggior’parte dei ritmi per Congas sono gli “Aperto”, i movimenti e i colpi portati con la sinistra sono importantissimi per mantenere il ritmo “Rotolante” e per non perdere la fluidità dell’esecuzione, oltre naturalmente ad influire comunque sulle caratteristiche dei vari Ritmi. Motivo in più per fare le cose per bene!
Riassumendo dunque portate i colpi in modo potente e sonoro, facendo sentire ben distintamente la differenza tra l’uno e l’altro. Vedrete che poia piano la scioltezza e la rilassatezza giungono da sole.
Soprattutto non abbiate paura di picchiare troppo forte, come dico sempre, “La bestia che più o meno cortesemente ha donato la Pelle per il vostro Tamburo è già morta", dunque non abbiate paura di farle male.
Ecco, direi che questi sono alcuni punti da non sottovalutare se vogliamo che la nostra mano sinistra funzioni come si deve.
Spero di non avervi annoiato, ma soprattutto spero che a qualcuno possano tornare utili le varie considerazioni.
A presto.
Sha’ :;):