PERCUSSIONI E RELIGIONE
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"...Quando uno strumento, che fa parte di una religione o cultura o filosofia, è suonato male, senti che il suono è falso.
Mi ha sempre dato fastidio vedere gente che suonava tutto indistintamente:
gli strumenti devono essere capiti nel contesto della cultura in cui sono nati.
In alcuni paesi esiste proprio la filosofia del gesto musicale.
Si studia per anni, intere famiglie si dedicano alla costruzione
di strumenti, fino all'acquisizione di uno stato mentale. Il musicista è rispettato e lo strumento è amato: suonare male
uno strumento tipicamente religioso, è come bestemmiare..."
Peppe Consolmagno
Dal momento che di recente ho iniziato ad approfondire maggiormente Strumenti che fino ad ora avevo avvicinato solo marginalmente e tra questi Strumenti strettamente legati ad un discorso Religioso come ad esempio Berimbau e Batà, pescando qua e là ho trovato questa frase del grande Peppe Consolmagno, che mi sembra un ottimo punto di partenza per aprire un discorso su questo interessantissimo argomento.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensate in merito all'utilizzo di Strumenti le cui radici sono profondamente affondate nella Religione, da parte di "Atei Musicali", se mi si passa il Termine.
Sha' :;):
Mi ha sempre dato fastidio vedere gente che suonava tutto indistintamente:
gli strumenti devono essere capiti nel contesto della cultura in cui sono nati.
In alcuni paesi esiste proprio la filosofia del gesto musicale.
Si studia per anni, intere famiglie si dedicano alla costruzione
di strumenti, fino all'acquisizione di uno stato mentale. Il musicista è rispettato e lo strumento è amato: suonare male
uno strumento tipicamente religioso, è come bestemmiare..."
Peppe Consolmagno
Dal momento che di recente ho iniziato ad approfondire maggiormente Strumenti che fino ad ora avevo avvicinato solo marginalmente e tra questi Strumenti strettamente legati ad un discorso Religioso come ad esempio Berimbau e Batà, pescando qua e là ho trovato questa frase del grande Peppe Consolmagno, che mi sembra un ottimo punto di partenza per aprire un discorso su questo interessantissimo argomento.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensate in merito all'utilizzo di Strumenti le cui radici sono profondamente affondate nella Religione, da parte di "Atei Musicali", se mi si passa il Termine.
Sha' :;):
Shaddy
Ag vol dal capes...
Ag vol dal capes...
Casualmente ieri guardavo alcuni video di Zakir Hussain , famosissimo percussionista indiano,figlio di Hustad Alla Racka ,maestro di tabla( scusate se ho sbagliato a scrivere i nomi ).Non si puo' essere in disaccordo con le affermazioni di Consolmagno riguardo a strumenti cosi' antichi e ricchi di tradizione come le percussioni.
Vale di piu' mettersi in una stanza alcuni mesi con un video didattico o vivere lo strumento nell'ambiente in cui e' nato ?
E' ovvio che il multipercussionista non puo' avere una conoscenza veramente profonda di tutti gli strumenti che suona .
Solo per conoscere in modo approfondito gli strumenti della " famiglia " cubana non basta una vita...
Vale di piu' mettersi in una stanza alcuni mesi con un video didattico o vivere lo strumento nell'ambiente in cui e' nato ?
E' ovvio che il multipercussionista non puo' avere una conoscenza veramente profonda di tutti gli strumenti che suona .
Solo per conoscere in modo approfondito gli strumenti della " famiglia " cubana non basta una vita...
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il concetto del beppe deve andare applicato ad ogni tipo di strumento a percussione ,tumbadora in primis ; questa filosofia può avvicinarci a capire questo o quel ritmo , questo o quello stile , questa o quella variazione , il rispetto deve essere , a prescindere dalla sacralità di uno strumento ; la stessa clave in qualità di piccolo grande strumento della cultura profana e religiosa della musica cubana ,va studiata capita ed applicata ad ogni suo contesto
ciao
ciao
mario
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...è stato sempre interessante suonare gli strumenti rispettandone la loro cultura, religiosità etc.....tempo fa in un topic fu aperta una discussione simile, se non sbaglio nel topic di Zumbi (musica e danza).....
io rimango dell'idea che espressi a suo tempo.....cioè chi suona strumenti a percussione o di altro genere, non originari della propia cultura,non riuscirà mai...non parlo tecnicamente....a percepire la vera essenza dello strumento stesso..
ho amici e conosco un maestro napoletano che ha trascorso degli anni a Cuba, assimilando anche la religione....è stato battezzato in un rituale di santeria.....ha un suo ruolo nella casta religiosa....
..ed esprime soprattutto con strumenti Batà...preghiere e rituali....
Perfezionismo? o fanatismo?
fatto sta che lui veramente ci crede ma cenesono pochi cosi in giro!
...Tablà ,djembè berimbao....strumenti con alle spalle anni di cultura e religione di popoli che tramandano di famiglia in famiglia...ed io invece cerco di imparare studiando.quanti piu strumenti possibili.....
forse perchè sono un percussionista occidentale...e non mi sento legato a qualche strumento in particolare, anche se ne approfondisco sempre uno o due.......
i percussionisti di " madre lingua" spesso suonano qulli legati alla loro cultura.non sono cosi tanto variegati...ma quei pochi li fanno veramente "cantare"
io rimango dell'idea che espressi a suo tempo.....cioè chi suona strumenti a percussione o di altro genere, non originari della propia cultura,non riuscirà mai...non parlo tecnicamente....a percepire la vera essenza dello strumento stesso..
ho amici e conosco un maestro napoletano che ha trascorso degli anni a Cuba, assimilando anche la religione....è stato battezzato in un rituale di santeria.....ha un suo ruolo nella casta religiosa....
..ed esprime soprattutto con strumenti Batà...preghiere e rituali....
Perfezionismo? o fanatismo?
fatto sta che lui veramente ci crede ma cenesono pochi cosi in giro!
...Tablà ,djembè berimbao....strumenti con alle spalle anni di cultura e religione di popoli che tramandano di famiglia in famiglia...ed io invece cerco di imparare studiando.quanti piu strumenti possibili.....
forse perchè sono un percussionista occidentale...e non mi sento legato a qualche strumento in particolare, anche se ne approfondisco sempre uno o due.......
i percussionisti di " madre lingua" spesso suonano qulli legati alla loro cultura.non sono cosi tanto variegati...ma quei pochi li fanno veramente "cantare"
pace e ritmo!
innanzitutto vorrei parlare un attimo della parola religione:
derivata dal verbo latino "religo" alla radice di tutte le parole italiane relative al concetto di legare.
ora: e' molto difficile essere liberi se si e' legati.
meglio parlare di fede o di via spirituale.
religione e' un termine che nasce per e con la chiesa cattolica quindi non puo', nel bene e nel male, rappresentare altri approcci e percorsi.
i grandi compositori indiani parlano di "scoprire" e non di "comporre" o tantomeno "creare"...
john coltrane diceva che la massima aspirazione di un musicista e' entrare in armonia con l'ordine della creazione e poterne condividere dei momenti con le altre persone.
il grandissimo della tama massamba diop dice che se non vivi pulito il tamburo non parlera' o parlera' in modo volgare...
io sono un mussulmano, in 20 di vita intorno al mondo ho suonato con musicisti cristiani, mussulmani, ebrei, rasta (molti), buddisti, praticanti di santeria, candomble e voudou haitiano e molto altro...
gente che vede la musica prima di tutto come ricerca di pace e di visione di se e del mondo.
da bach a coltrane a ellington a strawinsky ad anga' e giovanni...
i grandi musicisti sono uomini di visione spirituale.
non so' cosa shaddy intenda per "ateo musicale".
ma l'ateo, nel senso comune del termine, cioe' colui che sceglie di vivere senza dio, puo accumulare un grande bagaglio tecnico.
nella musica, come nell'ingegneria o nella medicina.
ma non sapra' mai il vero motivo delle cose.
o il perche', dove e come mettere quei colpi di tamburo.
innanzitutto vorrei parlare un attimo della parola religione:
derivata dal verbo latino "religo" alla radice di tutte le parole italiane relative al concetto di legare.
ora: e' molto difficile essere liberi se si e' legati.
meglio parlare di fede o di via spirituale.
religione e' un termine che nasce per e con la chiesa cattolica quindi non puo', nel bene e nel male, rappresentare altri approcci e percorsi.
i grandi compositori indiani parlano di "scoprire" e non di "comporre" o tantomeno "creare"...
john coltrane diceva che la massima aspirazione di un musicista e' entrare in armonia con l'ordine della creazione e poterne condividere dei momenti con le altre persone.
il grandissimo della tama massamba diop dice che se non vivi pulito il tamburo non parlera' o parlera' in modo volgare...
io sono un mussulmano, in 20 di vita intorno al mondo ho suonato con musicisti cristiani, mussulmani, ebrei, rasta (molti), buddisti, praticanti di santeria, candomble e voudou haitiano e molto altro...
gente che vede la musica prima di tutto come ricerca di pace e di visione di se e del mondo.
da bach a coltrane a ellington a strawinsky ad anga' e giovanni...
i grandi musicisti sono uomini di visione spirituale.
non so' cosa shaddy intenda per "ateo musicale".
ma l'ateo, nel senso comune del termine, cioe' colui che sceglie di vivere senza dio, puo accumulare un grande bagaglio tecnico.
nella musica, come nell'ingegneria o nella medicina.
ma non sapra' mai il vero motivo delle cose.
o il perche', dove e come mettere quei colpi di tamburo.
... mi sento piccolo piccolo di fronte alla vastità di questo discorso, e alle sue implicazioni.
Posso dire che condivido in pieno il pensiero di Consolmagno riportato da Shaddy.
Vorrei però sottolineare che di tutti gli strumenti citati, in questo e in altri topic, solo i batà sono direttamente legati a doppio filo alla religione. Tutti gli altri sono più legati alla cultura (con radici più o meno lontane) e quindi in un certo senso legati alla religione solo in quanto la religione - intesa in senso lato - è parte integrante delle culture e delle tradizioni di tutti i popoli.
Posso dire che condivido in pieno il pensiero di Consolmagno riportato da Shaddy.
Vorrei però sottolineare che di tutti gli strumenti citati, in questo e in altri topic, solo i batà sono direttamente legati a doppio filo alla religione. Tutti gli altri sono più legati alla cultura (con radici più o meno lontane) e quindi in un certo senso legati alla religione solo in quanto la religione - intesa in senso lato - è parte integrante delle culture e delle tradizioni di tutti i popoli.
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
probabilmente il tamburo è nato come strumento religioso, o meglio spirituale, e le culture che hanno tramandato le tradizioni fino a noi sono quelle rimaste più legate a questo concetto. Sì parlando di strumenti citati, sicuramente i batà sono più legati, chaworo spiega ampiamente in un'altra discussione differenze fra batà di "fundamento" e non, se intendiamo strumenti nati per uno scopo specifico. poi ci sono strumenti usati anche spiritualmente, come dice yalla perchè parte della cultura. I cajon, le congas, los palitos, la clave ecc. sono usati in toques spirituali o spiritisti, cajon per i morti ecc. E' che forse noi, io, che siamo fuori da queste culture, spesso interpretiamo male, diamo dei significati diversi, forse anche più integralisti a delle cose che sono vissute in modo più naturale. ad es. cuba, chi suona male suona male e basta, finchè non apprende, e non suona in determinati contesti. forse consolmagno si riferiva a chi non ne fa parte, ad esempio uno qualsiasi di noi, ma non sta bestemmiando, perchè non sta suonando uno strumento iniziato. sta "bestemmiando" se dice e vuol far credere agli altri stronzate.
come dice zumbi non saprà mai il motivo delle cose.
come dice zumbi non saprà mai il motivo delle cose.
antonio
buongiorno,
scusate una domanda,
con la chitarra vorrei imparare a suonare un tipico giro di blues ma sono battezzato, e addirittura cresimato, devo prima sbattezzarmi?
e se suono imagine di lennon con un organo a canne senza essermi prima confessato, rischio la scomunica?
rispetto le opinioni di tutti, ma qui mi pare che si stia debordando nel miope fondamentalismo.
uno strumento è un oggetto, come un cavatappi o uno sturalavandini.
dopodichè è il suo uso, o meglio, il contesto nel quale viene usato, eventualmente, che fa la differenza.
poi, se vogliamo parlare di religione, degli effetti nefasti che ha avuto sui popoli (a partire dalle crociate), dell'uso strumentale che se ne fa oggi (dalla bomba atomica dell'iran alle ingerenze del papa sulla attuale vita politica), ok parliamone pure, ma per favore basta con questa storia delle percussioni religiose.
a proposito, se uno suona uno strumento da schifo, lo suona da schifo, punto, anche se suona "44gatti in fila x2" che per intenderci ha la stessa dignità compositiva di tanti altri brani musicali ben più blasonati...
scusate una domanda,
con la chitarra vorrei imparare a suonare un tipico giro di blues ma sono battezzato, e addirittura cresimato, devo prima sbattezzarmi?
e se suono imagine di lennon con un organo a canne senza essermi prima confessato, rischio la scomunica?
rispetto le opinioni di tutti, ma qui mi pare che si stia debordando nel miope fondamentalismo.
uno strumento è un oggetto, come un cavatappi o uno sturalavandini.
dopodichè è il suo uso, o meglio, il contesto nel quale viene usato, eventualmente, che fa la differenza.
poi, se vogliamo parlare di religione, degli effetti nefasti che ha avuto sui popoli (a partire dalle crociate), dell'uso strumentale che se ne fa oggi (dalla bomba atomica dell'iran alle ingerenze del papa sulla attuale vita politica), ok parliamone pure, ma per favore basta con questa storia delle percussioni religiose.
a proposito, se uno suona uno strumento da schifo, lo suona da schifo, punto, anche se suona "44gatti in fila x2" che per intenderci ha la stessa dignità compositiva di tanti altri brani musicali ben più blasonati...
Sì Xavier, ma io credo che quantomeno il rispetto e l'umiltà verso chi ci crede siano indispensabili - e di conseguenza l'attenzione ad avvicinarvisi. Voglio dire che per qualcuno (parecchi) quel determinato tamburo è il veicolo con il quale l'uomo si può mettere in contatto con il divino, così come per i cristiani l'ostia consacrata è il corpo di Cristo, non un semplice pezzetto di cialda.
E la questione non è suonare bene o male, ma suonare in modo appropriato o meno: il linguaggio è complicatissimo, come possiamo sapere se spostando gli accenti di una frase su un Okonkolo facciamo una variazione o stiamo dicendo una cosa fuori luogo, se non un'offesa? Solo studiando moltissimo!
Se un vocalist a un rave party rappasse un Padre Nostro, non è forse vero che potrebbe suonare come un'offesa a chi crede?
E la questione non è suonare bene o male, ma suonare in modo appropriato o meno: il linguaggio è complicatissimo, come possiamo sapere se spostando gli accenti di una frase su un Okonkolo facciamo una variazione o stiamo dicendo una cosa fuori luogo, se non un'offesa? Solo studiando moltissimo!
Se un vocalist a un rave party rappasse un Padre Nostro, non è forse vero che potrebbe suonare come un'offesa a chi crede?
"si me preguntas como estoy, solamente te dirè: estoy mas viejo que aier, mas joven que magnana"
giustissimo, yalla, e non solo...
per esempio: non essendo la santeria la mia via spirituale ma rispettandola e riconoscendone la forza, non sarei propenso a suonare, sia pur su un bata non consacrato, un toque per chango, elegua o altri orichas.
perche' scomodare forze che non conosco e potrei non essere in grado di gestire?
e' buffo come gli atei accusino chiunque abbia fede di essere integralista:
i veri integralisti sono coloro che non si limitano a negare l'evidenza ma mancano di rispetto a chiunque si permetta di avere fede dandogli, apertamente o velatamente, dell'idiota.
per esempio: non essendo la santeria la mia via spirituale ma rispettandola e riconoscendone la forza, non sarei propenso a suonare, sia pur su un bata non consacrato, un toque per chango, elegua o altri orichas.
perche' scomodare forze che non conosco e potrei non essere in grado di gestire?
e' buffo come gli atei accusino chiunque abbia fede di essere integralista:
i veri integralisti sono coloro che non si limitano a negare l'evidenza ma mancano di rispetto a chiunque si permetta di avere fede dandogli, apertamente o velatamente, dell'idiota.
yalla! ha scritto:così come per i cristiani l'ostia consacrata è il corpo di Cristo
difatti, non so se è capitato anche a te, da piccolo quando ero all'asilo dalle suore, ci lasciavano giocare a frisby coi dischi grandi delle ostie (quelli che poi venivano bucherellati per farci le ostie vere e proprie).
così come l'ostia, prima di essere consacrata, è una cialda, a mio modesto parere qualsiasi altro oggetto rimane un oggetto prima che qualcuno gli attribuisca un significato simbolico, magari attraverso un rito codificato.
questo non significa, secondo me, non rispettare l'oggetto, nè il rito, nè le persone che credono in questo rito, nè essere atei tout cur.
poi, dobbiamo anche considerare il contesto, i tempi e i luoghi, per esempio madonna nel suo ultimo (o penultimo) tour s'è fatta crocifiggere sul palco.
a parte le ovvie opinioni sul buon gusto o meno di una sceneggiata del genere, sicuramente se lo avesse fatto un artista italiano (laura pausini?) sarebbe stato messo mediaticamente alla gogna e gli sarebbe stato impedito di cantare pure alla sagra del tortellino.
ma l'ha fatto madonna (una al top dello star system americano), due articoli mezzi indignati sul giornale e buonanotte.
la stessa madonna, se avesse fatto questa cosa 20/30 anni fa, le reazioni sarebbero state ben diverse.
poi, perchè non avere lo stesso approccio anche con gli altri strumenti, l'organo hammond per esempio è stato progettato e costruito specifcatamente come organo da chiesa, dovrebbero quindi suonarlo solo i cristiani? e i gesuiti? e i protestanti? e i mormoni? e i testimoni di geova? dovrebbero per forza ripiegare su una tastiera bontempi?
grazie a dio

amen

Bravo Yalla, il punto è proprio quello, il rispetto per chi crede.
Inoltre posso farti tantissimi esempi anche in altri contesti musicali, ad esempio nel pianoforte, se vuoi diventare un musicista jazz o hard Rock, il buon insegnante ti fa incominciare sempre con lo studio della musica classica, dalle origini, che stanno sempre alla base di tutto...e quando nelle origini c'è anche un'impronta religiosa, meglio ancora, rende tutto più saporito.
altro concetto:
Il "padre nostro" recitato da un cattolico è sicuramente diverso se viene recitato da un ateo
...si spiega perchè su youtube noi occidentali riceviamo parecchi commenti negativi quando eseguiamo ad esempio un guaguancò. Stesse note, stesso ritmo ma manca "il sabor", dato dal motivo per cui si suona (il contatto con le divinità)
a questo punto qualcuno dirà: Minchia che bordello che fate per suonare 2 tamburelli

Inoltre posso farti tantissimi esempi anche in altri contesti musicali, ad esempio nel pianoforte, se vuoi diventare un musicista jazz o hard Rock, il buon insegnante ti fa incominciare sempre con lo studio della musica classica, dalle origini, che stanno sempre alla base di tutto...e quando nelle origini c'è anche un'impronta religiosa, meglio ancora, rende tutto più saporito.
altro concetto:
Il "padre nostro" recitato da un cattolico è sicuramente diverso se viene recitato da un ateo
...si spiega perchè su youtube noi occidentali riceviamo parecchi commenti negativi quando eseguiamo ad esempio un guaguancò. Stesse note, stesso ritmo ma manca "il sabor", dato dal motivo per cui si suona (il contatto con le divinità)
a questo punto qualcuno dirà: Minchia che bordello che fate per suonare 2 tamburelli

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xavier ha scritto:yalla! ha scritto:così come per i cristiani l'ostia consacrata è il corpo di Cristo
difatti, non so se è capitato anche a te, da piccolo quando ero all'asilo dalle suore, ci lasciavano giocare a frisby coi dischi grandi delle ostie (quelli che poi venivano bucherellati per farci le ostie vere e proprie).
così come l'ostia, prima di essere consacrata, è una cialda, a mio modesto parere qualsiasi altro oggetto rimane un oggetto prima che qualcuno gli attribuisca un significato simbolico, magari attraverso un rito codificato.
questo non significa, secondo me, non rispettare l'oggetto, nè il rito, nè le persone che credono in questo rito, nè essere atei tout cur.
poi, dobbiamo anche considerare il contesto, i tempi e i luoghi, per esempio madonna nel suo ultimo (o penultimo) tour s'è fatta crocifiggere sul palco.
a parte le ovvie opinioni sul buon gusto o meno di una sceneggiata del genere, sicuramente se lo avesse fatto un artista italiano (laura pausini?) sarebbe stato messo mediaticamente alla gogna e gli sarebbe stato impedito di cantare pure alla sagra del tortellino.
ma l'ha fatto madonna (una al top dello star system americano), due articoli mezzi indignati sul giornale e buonanotte.
la stessa madonna, se avesse fatto questa cosa 20/30 anni, le reazioni sarebbero state ben diverse.
poi, perchè non avere lo stesso approccio anche con gli altri strumenti, l'organo hammond per esempio è stato progettato e costruito specifcatamente come organo da chiesa, dovrebbero quindi suonarlo solo i cristiani? e i gesuiti? e i protestanti? e i mormoni? e i testimoni di geova? devono per forza ripiegare su una tastiera bontempi?
grazie a dioviviamo in occidente, abbiamo sì l'inflazione che ci massacra, però credo che se approcciamo la realtà con una base culturale variegata, un pizzico di disincanto, dello spirito critico e un po' di autoironia, tutto sommato, viviamo meglio.
amen
Grande Xavier!
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Shaddy
Ag vol dal capes...
Ag vol dal capes...
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